
LIVORNO – Al Vertigo (via del Pallone, 2) una storia piena di pathos e di sorprese: ieri sera, 25 gennaio, è andato in scena “Under the skin“, della compagnia Moving Minds.
L’opera dell’autore israeliano Yonatan Calderon è stata scelta per far parte delle annuali celebrazioni legate alla ricorrenza del “Giorno della memoria”.
Al Teatro Vertigo le ombre della storia
Sulla scena Micaela Ghiozzi, che ha curato pure la regia, Letizia Gini, Silvia Magnani e Vanessa Vanelli che, nel ruolo di Giselle, ha arricchito il tutto con la propria partecipazione.
In scena sul palco del Vertigo le tre brave attrici che danno vita a personaggi che si sono mossi tra Tel Aviv durante la Guerra del Golfo del 1991 e la Germania Nazista del 1944.
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La trama
Charlotte Brod è un’anziana sopravvissuta all’Olocausto che vive in Israele nel suo appartamento. Una sera bussa alla sua porta una giornalista venuta a conoscenza della storia d’amore vissuta, durante il nazismo, nel campo di concentramento di Neuengamme in Germania tra la prigioniera ebrea Lotte Rosner e la comandante tedesca Ilse Kohlmann. Pertanto le chiede e, dopo non poche resistenze, ottiene dettagliate informazioni su quanto realmente sia accaduto.
Da qua le ottime attrici hanno avuto modo di misurarsi con una storia che si è dipanata fino a catturare completamente l’interesse e la partecipazione emotiva del pubblico intervenuto. Una storia toccante, che ha sollevato nel pubblico presente, interrogativi e riflessioni perché in “Under the skin” la distinzione tra vittima e carnefice è offuscata, non è così netta e viene annebbiato il significato e la demarcazione che sta tra bene e male, amore e sfruttamento, il prima e il dopo, ebreo e nazista.
Degni di nota anche gli interessanti inserti musicali usati ad hoc durante i ricorrenti mutamenti della scena.
Sempre al Vertigo, l’ottimo spettacolo verrà replicato oggi, domenica 26 gennaio alle ore 17.
Articolo e fotografie di Glauco Fallani