
LIVORNO – “Abbiamo deciso di riportare in scena Testa di Rame perché ci sono ancora tante persone – e intere generazioni – che non hanno avuto l’occasione di vederlo”.
Così domani, 17 maggio, e domenica 18 maggio, il Teatro della Brigata (via Brigata Garibaldi, 4/A) ospita questo spettacolo. L’evento è stato pensato in concomitanza con la Biennale del Mare.
“Testa di Rame”, prodotto e diretto dalla compagnia Orto degli Ananassi, è scritto da Gabriele Benucci e Andrea Gambuzza, con Ilaria Di Luca e Andrea Gambuzza in scena.
“Questa storia ha ancora molto da dire – spiega Di Luca – e noi sentiamo il bisogno di farla rivivere, oggi più che mai. Le due repliche sono state programmate proprio nel fine settimana in cui si inaugura il primo Festival del Mare della nostra città. Nessuno ce lo ha chiesto, è vero, ma se Livorno celebra il Mare, allora Testa di Rame non può mancare. È un omaggio spontaneo, necessario, al nostro legame profondo con il territorio e le sue storie”.
Testa di Tame
Con il tempo questo spettacolo è diventato un piccolo classico. Un’opera identitaria per la città di Livorno: “È un simbolo della nostra comunità, del nostro modo di vivere e raccontare.
“Testa di Rame” nasce da un’intensa ricerca documentaria e da una serie di interviste ai protagonisti e testimoni della Livorno del 1945. È un affresco sociale che celebra la vita e le difficoltà dei palombari, figure poco conosciute ma fondamentali nella vita del porto e nella ricostruzione della città.
Il palombaro Scintilla
La vicenda si svolge pochi anni dopo la Liberazione, in una Livorno ancora segnata dalla guerra. Mario Cavicchi, detto “Scintilla”, è un palombaro appassionato del mare e dei suoi misteri. Condivide la vita con Rosa, sua moglie: una donna dal carattere forte, impulsiva e gelosa. Un susseguirsi di malintesi e circostanze impreviste li costringerà a confrontarsi con le proprie paure e con l’amore che li lega.
Una storia d’amore, certo, ma anche un racconto collettivo sulla rinascita, sulla libertà ritrovata e sul coraggio necessario per ricostruire un’Italia ferita, ma viva.
Informazioni
Per informazioni e prenotazioni obbligatorie: tel. 3278844341 (da lunedì a giovedì dalle 17.00 alle 20.00) oppure scrivere a segreteria@teatrodellabrigata.it.