
LIVORNO – “Storie di genitori trans” è il titolo del libro curato da Egon Botteghi che verrà presentato l’1 febbraio alle ore 17.30 al Centro L’Approdo (via Caduti del Lavoro, 26). Botteghi sarà affiancato da Roberta Parigiani, attivista trans, avvocata e vicepresidente del MIT (Movimento Identità Trans).
“Storie di genitori trans”
Un testo che esplora le difficoltà di una persona trans in un contesto sociale retrogrado e spesso insensibile come quello italiano: Egon Botteghi narra le esperienze di discriminazione, il dolore dei pregiudizi e la lotta per il riconoscimento legale e sociale sia come individuo che come genitore.
La presentazione di “Storie di genitori trans” rappresenta anche un’occasione per celebrare il traguardo raggiunto dal Centro Antidiscriminazioni: proprio dal 1° febbraio, infatti, la biblioteca LGBTQIA+ e femminista del Centro L’Approdo entrerà ufficialmente nell’OPAC (Online Public Access Catalogue) del Sistema Documentario Territoriale Livornese del Servizio Bibliotecario Nazionale. La biblioteca sarà aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 15 alle ore 19, con servizio di prestito e consultazione in loco.
Centro Ascolto LGBTQI+ L’Approdo
Costituisce un fondamentale risultato del lavoro che negli ultimi anni ha portato avanti il Coordinamento LGBTQIA+ Livorno Rainbow, legato al Comune di Livorno da un protocollo d’intesa per sviluppo di azioni e progetti condivisi, costituendo il primo Centro di Ascolto e Antidiscriminazione LGBTQI+ presente a Livorno e provincia.
Il Centro Ascolto LGBTQI+ L’Approdo è un progetto nato a Livorno grazie al bando UNAR – Ministero delle Pari Opportunità- per la costituzione di Centri contro le discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale e l’identità di genere e inaugurato nel 2022. Per la partecipazione al bando l’Amministrazione ha costituito un’associazione temporanea di scopo con le Associazioni Arcigay e Agedo, individuate dal Coordinamento LGBTQIA+ Livorno Rainbow.
In questi anni il Centro ha continuato a garantire azioni a sostegno delle persone discriminate per il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere, attraverso lo sportello di ascolto, le consulenze legali e psicologiche, i gruppi di ascolto rivolti anche alle famiglie e tutte le attività formative e informative finalizzate ad una sensibilizzazione sul tema delle discriminazioni sul territorio livornese e non solo.