LIVORNO – L’assessore alla cultura Simone Lenzi si è dimesso dalla sua carica a seguito di alcuni post pubblicati su X (prima Twitter) che hanno provocato molte polemiche a partire da Arcigay Livorno. “Posizioni dichiaratamente transfobiche” le ha definite Arcigay Livorno con un post su Facebook, e riferite a un’opera esposta alla Biennale di Venezia.
“Siamo enormemente costernati e disorientati dalle parole scritte dall’assessore – dice in un comunicato stampa Arcigay Livorno – Ci fa specie sapere che queste parole siano state scritte da chi ha la delega amministrativa alla cultura. Cultura che per noi è l’unico antidoto contro i pregiudizi, gli stereotipi e l’odio di cui la comunità LGBTQIA+ è da sempre oggetto”.
Anche il PD ha preso le distanze dalle parole usate dall’assessore.
Questo pomeriggio, 10 ottobre, nel corso di una conferenza stampa il sindaco Luca Salvetti, insieme alla Giunta, ha comunicato le dimissioni dell’assessore: “Una situazione talmente delicata, pesante moralmente – ha commentato Salvetti – Il primo vero momento di disarmonia di questa squadra di governo della città dal 2019 a oggi. I post di Simone Lenzi sono stati per tutti noi un fulmine a ciel sereno che ci ha disorientati e amareggiati. Questa amministrazione non può ritenere ammissibile che si affrontino questi temi con termini che mettano in discussione i valori che da sempre hanno contraddistinto il nostro impegno e le nostre azioni”.
“Conosco l’assessore Lenzi personalmente e ancora più ne conosco l’orientamento politico e il suo pensiero sui grandi temi sociali, è per questo che sono rimasto sbalordito per le sue esternazioni sul tema dell’identità di genere. Stupito per il fatto di non avergli mai sentito utilizzare quei termini né in pubblico né in privato e ancora di più perché l’ho sempre sentito partecipe all’azione dell’amministrazione su questi temi, sempre”.
L’assessore Simone Lenzi nella giornata di ieri, 9 ottobre, si era assunto le proprie responsabilità e aveva chiesto scusa per quanto scritto, ma: “Le dimissioni sono apparse l’unica strada percorribile” ha continuato Salvetti. “È stato un ragionamento tra persone adulte che hanno analizzato un quadro ed emergeva una strada e Simone Lenzi ha detto quella strada la seguo”.
A scatenare la tempesta che ha travolto Lenzi è stato il post riferito al Fatto Quotidiano ed è quello che ha poi portato alla ricerca degli altri post compreso quello riferito all’opera esposta alla Biennale di Venezia.
Al momento le deleghe dell’assessore vengo prese dal sindaco Salvetti: “E le terrà per un bel po’ di tempo” ha detto categorico.