
LIVORNO – Shakespeare al Goldoni con “Otello“: il racconto di un viaggio nei tormenti umani. Otello è un personaggio privato ormai di ogni aurea eroica, è solo un uomo meschino che aspira a vendicarsi del tradimento della sua frivola Desdemona, in un feroce gioco teatrale popolato di attorucoli malevoli e invidiosi.
Questo il sintesi il significato di “Otello” messo in scena ieri sera, 4 marzo, al Goldoni dalla Compagnia Arca Azzurra, diretto con grande professionalità dal nostro Emanuele Gamba e scritto da Francesco Niccolini che si è liberamente ispirato al cortometraggio di Pasolini “Cosa sono le nuvole”.
Shakespeare e il suo teatro
“La vita non è altro che un’ombra che si allontana, un povero attore si sgola e si affanna sulla scena e poi non lo ascolta più nessuno. È una storia raccontata da un idiota, piena di rumore che poi non significa niente!”. E non solo nel Machbeth, Shakespeare cita il teatro come metafora della vita, ma in Amleto usa una compagnia di guitti per svelare il tormento del principe di Danimarca.
Otello: Iago burattinaio sul palco della vita
Teatro come “mimesi” quindi, come rappresentazione della realtà che nel lavoro di “Otello” non è una realtà nobile, ma un quadro inquietante di corrotti e corruttori, dove gli dei sono lontani e il burattinaio che muove tutti i fili dei suoi “pupi” questa volta è Iago. Lui, guardiano, regista, capocomico implacabile, manovra i suoi personaggi come vuole e ne mostra tutta la loro meschinità e le loro miserie umane nel narrare la vicenda di Otello.
Il suo piccolo spazio teatrale infatti è un luogo di decadenza: gli dei sono lontani, nessun eroe è presente, solo squallidi personaggi che narrano violentemente la storia del Moro di Venezia, svelandone le passioni, gli inganni che conducono inevitabilmente alla tragedia finale.
Otello, privato ormai di ogni aurea eroica, è solo un uomo meschino che aspira a vendicarsi del tradimento della sua frivola Dedemona, in un feroce gioco teatrale popolato di attorucoli malevoli e invidiosi
Un teatro nel teatro quindi, un “escamotage“ che da allora non si è mai fermato fino ad arrivare ai tempi nostri.
Giuseppe Cederna e gli altri attori
Ottimi gli attori in scena sul palco del Teatro Goldoni, un universo di guitti che in un riuscitissimo gioco delle parti, popolano il palcoscenico: Lorenzo Carmagnini, Elisa Proietti, Giuliana Colzi, Riccardo Naldini, Lucia Socci, Dimitri Frosali, Andra Costagli.
Fra tutti spicca la grande attorialità di Giuseppe Cederna, noto anche agli amanti del cinema per essere uno degli attori preferiti di Salvatores. È lui Iago nella finzione scenica, vero deus ex machina di questo Otello, spettacolo inserito nella stagione 2024-2025 del Goldoni, che pur essendo nato dalla penna di Shakespeare, sembra più figlio di quel tale Guglielmo Squatilancia, l’alter ego meno nobile del grande bardo inglese!
Articolo di Simonetta Del Cittadino