Potere e desiderio nel “Macbeth Circus Show”: un intreccio narrativo che appassiona il pubblico

Al Grattacielo i bravissimi Eleonora Zacchi, Riccardo de Francesca e Gianni De Feo

Macbeth Circus Show
Foto: Simona Simoncini

LIVORNO – Grande prova di teatro ieri sera, 22 novembre, al Centro Artistico Il Grattacielo col Macbeth Circus Show scritto da Paolo Vanacore e diretto dal Gianni De Feo che interpreta anche il lavoro, una prima nazionale che continuerà poi a Roma e a Pescara.

Insieme ai bravissimi Eleonora Zacchi e Riccardo de Francesca, De Feo mette in scena il Macbeth su due piani di narrazione: uno mutuato da Shakespeare e l’altro che ha per protagonisti due strampalati attori, Mark e Beth che approdano al Power Theater saldamente diretto da una stravagante e multiforme miss Witch (strega), omen nomen!

Devono mettere in scena il capolavoro del grande drammaturgo inglese, la tragedia di Macbeth e i suoi catastrofici effetti fisici e psicologici della ricerca del potere e l’ambizione umana per il proprio interesse personale: l’esito di tale condotta sarà un coacervo inesorabile di errori e orrori che porteranno alla catastrofe finale. E mai come ora questo lavoro ci sembra attuale. Ma nel Power Theater tutto può succedere: i due piani di narrazione si ribaltano, la surreale coppia di guitti teatranti diventa la protagonista del dramma shakespeariano dove realtà a finzione si incontrano, si mescolano, diventando soggetti e oggetti di un metateatro coinvolgente, un gioco delle parti di grande effetto catartico che arriva puntualmente alla fine del lavoro.

I tre protagonisti hanno dato prova di alto professionismo teatrale alternandosi nei ruoli di Macbeth, Lady Macbeth e Duncan in un caleidoscopio di scene che tanto ricordano il cabaret espressionista degli anni ’30 , perché oltre all’affabulazione, c’è un gioco di luci colori, scenografie e costumi, realizzati splendidamente da Roberto Rinaldi e Aurora Bresci dove il rosso sangue e il nero morte ci ricordano dove può portare la sete del potere.

Un plauso meritatissimo va a Alessandro Panatteri per le musiche che puntualmente accompagnano le azioni sceniche di un lavoro in cui musica e teatro sono complementari e coinvolgenti… come lo stesso autore e il regista ci hanno spiegato prima dello spettacolo.

Che dire infine degli attori? Una prova davvero difficile, ma una sfida superata alla grande perché Gianni, Eleonora e Riccardo hanno lo stigma del teatro, teneri, spietati, straniati, quasi beckettiani, hanno incantato gli spettatori col riproporre l’antieroe del bardo inglese. Secondo una superstizione portare in scena “Macbeth” di William Shakespeare porterebbe sfortuna. La leggenda dice che Shakespeare avrebbe copiato la formula di un sortilegio da tre vere streghe, le quali avrebbero maledetto il dramma per vendicarsi.
E menomale che le ha incontrate!
Replica stasera all 21.

Articolo di Simonetta Del Cittadino