LIVORNO – Il noto critico d’arte e volto televisivo Luca Nannipieri torna a Livorno, per parlare di arte.
Nel Salotto Culturale Fidanda (Via della Venezia, 7), Nannipieri parlerà dell’incontro-scontro tra due giganti, Napoleone Bonaparte e Antonio Canova. L’iniziativa, che si svolgerà il 27 novembre alle ore 18, è curata e introdotta dalla curatrice della rassegna di incontri, Giuliana Donzello. L’ingresso è gratuito.
Candore immortale, il libro
Antonio Canova, l’imperatore Napoleone Bonaparte, la nascita del Louvre e la restituzione delle opere d’arte requisite durante le campagne napoleoniche, sono al centro della conferenza che avviene in occasione della ristampa del volume “Candore immortale“, pubblicato da Rizzoli.
Il libro può sorprendere gli appassionati di storia così come quelli di arte, poiché racconta come il grande scultore neoclassico Canova riportò in Italia centinaia di capolavori, tra quadri e statue, sequestrati da Napoleone per costruire il grande museo del Louvre di Parigi.
Mescolando in un delicato equilibrio fatti realmente accaduti a elementi di fiction, il libro riporta indietro il lettore nel tempo, all’epoca in cui, a cavallo tra il 1700 e il 1800, sia Canova che Napoleone erano in piena attività: il primo a creare quelle celebri sculture che lo resero famoso in tutte le corti europee, il secondo a realizzare il suo impero, un sogno di potenza che portava con sé anche l’utopia di un museo, il Louvre, in cui far confluire il meglio dell’arte mai prodotta, dall’antichità in poi.
Tra descrizioni dettagliatissime e accurate, che ricostruiscono lo spirito del tempo, ed eventi storici appassionanti, il libro narra ciò che accadde da quando Napoleone arrivò a conquistare Milano, a quando, dopo che a Waterloo nel 1815 il suo imperò crollò, Canova fu messo dallo Stato Pontificio a capo di un’operazione speciale, per far rientrare in Italia la grande arte rubata. Anche se non del tutto, Canova ci riuscì: e nel libro alla fine un’appendice riporta l’elenco dei capolavori tornati ‘a casa’ e le opere invece rimaste al Louvre di Parigi o in altri luoghi francesi.
Ma nel romanzo, scritto proprio in occasione dei 200 anni dalla morte di Canova (il 13 ottobre 1822), c’è spazio anche per il racconto dettagliato di un’arte immortale, da Leonardo da Vinci a Michelangelo, da Raffaello a Tiziano, e per due donne coraggiose, delineate da Nannipieri con efficacia, che non ebbero paura di opporsi alla tirannia.
In appendice al romanzo, l’elenco dettagliato delle opere riportate in Italia grazie a Canova.
Luca Nannipieri
Uno dei critici d’arte più noti. Ha pubblicato i libri “Candore immortale” (Rizzoli, 2022), “Capolavori rubati” (Skira, 2019), “Raffaello” (Skira, 2020), “A cosa serve la storia dell’arte” (Skira, 2020), “Il destino di un amore. Tiziano Vecellio” (Skira, 2021), “Bellissima Italia. Splendori e miserie del patrimonio artistico nazionale” (RAI Libri, 2016), “Che cosa sono i classici” (Skira, 2024).
I suoi volumi, alcuni tradotti e pubblicati all’estero, sono stati anche allegati a quotidiani nazionali. È spesso ospite di trasmissioni televisive sulle reti nazionali, dalla Rai a Striscia La Notizia su Mediaset.