LIVORNO – È andata in scena con successo nel fine settimana (con replica il 17 novembre, ore 17) l’opera “Le sedie“, uno dei lavori più rappresentativi del Maestro dell’assurdo Eugène Ionesco.
Un palcoscenico, quello del Teatro Carl Eni (viale Ippolito Nievo, 38), vuoto che ha preso vita grazie a numerose sedie, da cui il nome della pièce, opportunamente messe in scena.
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“Le sedie”: il racconto
Sedie che, di volta in volta, sono state occupate da fantomatici ospiti inesistenti che, i due attempati protagonisti, gli straordinari Gabriella Pacinotti e Stefano Toscano, si affannano a far accomodare.
I due anziani protagonisti hanno delle cose molto importanti da raccontare, scoperte sul senso della vita, che vogliono lasciare ai posteri, pertanto invitano tanti ospiti e preparano tante sedie lasciando a un oratore, interpretato con grande bravura da Lorenzo Taccini, il compito finale di divulgare tutto.
Il tema dell’incomunicabilità
Il pubblico ha seguito con interesse tutta l’opera che, nell’originalissima stesura del grande drammaturgo romeno, ha sorpreso un po’ tutti.
Ricorrendo a più riprese al grottesco e all’ironia, l’ottima regia di Gabriella Pacinotti pur mantenendo il tema, centrale per Ionesco, dell’incomunicabilità, ha cercato di rendere più agevole la comprensione di un testo non proprio semplicissimo.
Lo spettacolo “Le sedie” fa parte del cartellone 2024-2025 della Compagnia Nuovo Spazio Teatro (clicca qui per conoscere gli altri spettacoli), chi non lo avesse visto può farlo nella replica di domenica 17 novembre alle ore 17.
Regia di Gabriella Pacinotti.
Interpreti la stessa Gabriella Pacinotti, Stefano Toscano e Lorenzo Taccini.
Scene di Donatella Bertone e Nico Barsotti.
Collaborazione musicale e tecnica di Marco Conte Bartolucci e Mark Eaton.
Articolo di Glauco Fallani