“La traviata”: fascino indiscutibile e tanti applausi sul palco del Goldoni

Il dramma fa perno sul tema dell'amore

teatro goldoni la traviata Direttore d_orchestra Mario Menicagli_foto Bizzi
Mario Menicagli. Foto: Bizzi

LIVORNO – “La traviata” di Giuseppe Verdi andata in scena ieri sera, 3 gennaio, secondo il nuovo allestimento in collaborazione con Fondazione Carnevale di Viareggio al Teatro Goldoni di Livorno ha ricevuto apprezzamenti unanimi.

Il dramma di indiscutibile fascino fa perno sul tema dell’amore trattato musicalmente in modo mirabile in tutte le sue declinazioni dal sommo compositore di Busseto.

Sotto l’inappuntabile direzione del nostro concittadino Mario Menicagli si è passati con maestria dagli accenti entusiasti dello sbocciare dell’amore, alla passione travolgente, fino, in conclusione della vicenda, ai dolenti momenti che prendono corpo intorno al letto di Violetta consumata dalla tisi.

Libiamo ne’ lieti calici

Innumerevoli i brani musicali che, tanto sono famosi e conosciuti, appartengono e apparterranno per sempre alla storia del melodramma e non solo. Tra questi il celeberrimo brindisi “Libiamo ne’ lieti calici” che conclude a tempo di valzer la scena della festa nella lussuosa residenza della protagonista inneggiando alle gioie del vino, dell’amore e del piacere. Niente di più adatto per cominciare nel migliore dei modi un anno che proprio in questi giorni si è presentato tutto nuovo al nostro cospetto.

Assolutamente di rilievo la performance di Alessandra Grigoras nella parte di Violetta nonché l’impegno e la generosa prova fornita da tutti gli interpreti.

Si è divertito il numeroso pubblico intervenuto? A giudicare dall’intensità di applausi che ha costantemente accompagnato la conclusione delle fasi salienti nel dipanarsi della storia e di quella insolitamente prolungata dopo il finale, assolutamente sì.

La traviata

Melodramma su libretto di Francesco Maria Piave dal dramma La Dame aux camélias di A. Dumas figlio, musica di Giuseppe Verdi.

Sulla scena

Alexandra Grigoras (Violetta Valéry), Rebeka Pregelj (Flora Bervoix), Monica Russo (Annina), Matteo Falcier (Alfredo Germont), Min Kim (Giorgio Germont), Didier Pieri (Gastone), Andrea Carcassi (Il barone Douphol), Max Tavella (Il marchese d’Obigny), Rocco Lia (Il dottor Grenvil), Ruben Rodriguez (Giuseppe/Domestico di Flora), Luis Javier Jiménez Garcia (Il commissionario).

Direttore Mario Menicagli, regia Nicola Fanucchi, scene Claudia Castriotta, costumi Fondazione Cerratelli – maschere Marella Sampieri, revisione stilistica Luca D’Annunzio, lighting designer Michele Rombolini.
Orchestra del Teatro Goldoni e Coro del Teatro Goldoni, Maestro del Coro Maurizio Preziosi. Danzatrice Martina Di Riccio

Nuovo allestimento Teatro Goldoni di Livorno in collaborazione con Fondazione Carnevale di Viareggio.

Articolo di Glauco Fallani