
PONSACCO – Arte e cucina, o meglio, Divisionismo da gustare: alla Scuola Tessieri (via Milano, 24) di Ponsacco si è svolta la 2° edizione del contest culinario. Obiettivo: trasformare in un succulento piatto un dipinto appartenente alla corrente artistica del Divisionismo.
Il contest Arte e cultura della cucina dedicato al Divisionismo alla Scuola Tessieri, ha visto il coinvolgimento di nove finalisti, cinque giudici, tre batterie, tre piatti vincitori. Un modo per favorire la formazione, l’avvicinamento e l’occupabilità dei giovani alle professioni dell’enogastronomia, promuovendo la dimensione economica e turistica del territorio.
Arte da gustare alla Scuola Tessieri
Nove giovani studenti e studentesse provenienti dai tre istituti alberghieri della provincia – tre per istituto – hanno indossato toque e giacca da chef e si sono sfidati nella realizzazione di un primo piatto ispirato alle atmosfere magiche e misteriose di questa corrente artistica.
Nella prima edizione del contest gli aspiranti chef sono stati ispirati dalla produzione artistica dei Macchiaioli partendo dall’elemento fondamentale della “macchia”.
Quest’anno invece il tema figurativo scelto è il Divisionismo, basato sul concetto di “scomposizione” dei colori in singoli punti o linee.
Una giuria… buongustaia
A giudicare le creazioni è stata infatti una giuria di esperti composta da: la giornalista e scrittrice Ilaria Guidantoni, il critico d’arte Michele Pierleoni, il critico enogastronomico Giorgio Dracopulos, lo chef Simone Cipriani e, infine, lo chef e coordinatore del corso di alta formazione di cucina della Scuola Tessieri Stefano Cipollini.
I tre vincitori del contest
La giuria ha degustato nove piatti e poi ha così votato: Tommaso Morelli dell’Isis Val di Cornia di Piombino si è aggiudicato il primo posto in classifica con il piatto “Nebbia d’oro e fieno”, ispirato dalle suggestive pennellate dell’opera Il Fieno di Plinio Nomellini.

Il secondo miglior piatto è invece Fregola “favollosa” di Francesco Girgenti dell’Isis “R. Foresi” di Portoferraio, che ha saputo trasferire sul piatto le suggestioni e le atmosfere soffuse dell’opera “La casa in Maremma” di Benvenuto Benvenuti.
Infine, a conquistare il terzo posto è stata Gaia Carmignoli dell’Isis “E. Mattei” di Rosignano Marittimo con “Freschezza di campagna” liberamente ispirato al dipinto di Ludovico Tommasi dal titolo Cucitrici a Fiesole.
Galleria fotografica
Partner: Fondazione Livorno e Castagneto Banca
Grazie al contributo di Fondazione Livorno e di Castagneto Banca 1910, Tommaso, Francesco e Gaia avranno la possibilità di frequentare il Corso di alta formazione in cucina della Scuola di Ponsacco, vero e proprio atelier delle arti culinarie e luogo d’eccellenza nella formazione nei settori della ristorazione, pasticceria e hôtellerie.