Dario Ballantini in mostra alla Castagneto Banca 1910

Inaugurazione domani 5 aprile ore 17

dario ballantini in mostra castagneto banca
Dario Ballantini. Foto: Glauco Fallani

LIVORNO – Un viaggio alla Castagneto Banca che racconta l’evoluzione artistica di Dario Ballantini nella pittura. Attraverso 35 opere, dalle prime giovanili, quando ancora Ballantini andava al liceo (1980) alle ultime realizzate lo scorso anno.

Si intitola “Periferie dell’esistenza” la mostra che da domani, 5 aprile, fino al 17 maggio sarà visitabile nella sede di rappresentanza di Castagneto Banca 1910 in via Rossini. Inaugurazione ore 17. Ingresso libero.

“La pittura – spiega Ballantini – è qualcosa di più intimo rispetto al mio lavoro di teatro e di trasformismo. Il tema di questa mostra è l’essere umano, l’umanità che si interroga che è poi l’argomento che da sempre accompagna la mia attività pittorica”.

Alla presentazione della mostra sono intervenuti oltre a Ballantini, il curatore Michele Pierleoni, Paolo Corrieri, Roberto Pullerà e Angelo Scuri di Castagneto Banca 1910.

“Opera prima” (1980), la prima opera di Ballantini

La figura umana al centro della mostra di Dario Ballantini

Al centro delle opere di Dario Ballantini presenti nella mostra a Castagneto Banca 1910, c’è appunto la figura umana, rappresentata da sola o in gruppo, spesso con aria pensante e meditativa, che emerge dai palazzi, dalle case, tra i tetti, per poi passare a opere più astratte che rimandano a Pollock.

Molto forte, come afferma lo stesso Ballantini e poi sottolinea anche Pierleoni, l’influenza di quello che è stato il suo maestro: Giancarlo Cocchia, non solo nelle opere esposte ma in tutta la produzione pittorica dell’artista livornese.

Un focus sull’influenza livornese

“A distanza di cinque anni dall’antologica ai Bottini dell’Olio che ripercorreva 40 anni di carriera pittorica di Ballantini – sottolinea Pierleoni – abbiamo scelto di fare un focus sulla situazione livornese da cui nasce il Dario artista pittorico. Ogni artista è figlio del luogo in cui nasce e Dario affonda le sue radici nel secondo Novecento livornese con forti riferimenti a Ciucci, Fontani, Cocchia, Sironi e David Alfaro Siqueiros. Quella in cui nasce l’artista Ballantini era una Livorno interessante dal punto di vista della pittura con una forte attenzione all’uomo che aveva sofferto la seconda guerra mondiale e l’energia atomica, ricordiamo che proprio a Livorno nasce l’Eaismo“.

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La città nelle opere alla Castagneto Banca

Così Ballantini, se da Cocchia eredita il tema della figura umana, da Mario Sironi subisce l’influenza della città che muta, che sale, in particolare della città notturna, e delle periferie urbane, da qui il titolo della mostra.

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“Corrispondenze”, l’opera a cui Ballantini tiene di più. Foto: Fallani

Nuovi orari di visita e appuntamenti

Per la mostra di Dario Ballantini la Castagneto Banca 1910 ha modificato gli orari di visita con l’importante novità dell’apertura pomeridiana domenicale che amplia l’offerta culturale della città anche per i turisti.

La mostra sarà così visitabile dalle ore 17 alle 19.30 dal giovedì alla domenica (esclusi Pasqua, 25 aprile e 1 maggio). L’accoglienza ai visitatori è affidata alla Cooperativa Itinera, mentre il catalogo è stampato da Pacini Editore di Pisa.

Informazioni per visite guidate con il curatore il sabato pomeriggio su appuntamento contattando per email: markting@castagnetobanca.it o per telefono 3402375748.

Fondazione Castagneto Banca

Nel corso della presentazione della mostra, Paolo Corrieri, consigliere della neonata Fondazione Castagneto Banca 1910, ha voluto sottolineare l’impegno che verrà messo per la promozione di attività di tipo sociale e culturale nella nostra città, così come nelle altre sedi di Pisa, Lucca e Grosseto.

Articolo Valeria Cappelletti. Foto Glauco Fallani