
LIVORNO – La musica del sassofonista Dimitri Grechi Espinoza protagonista da Hortus Conclusus. Questa sera, 26 giugno alle ore 21.30, il giardino O.A.M.I. (Borgo San Jacopo 134/A) ospita il secondo appuntamento della rassegna che quest’anno ha come tema l’amore.
Amore che può essere cura o ferita, amore che può farsi parola che salva o silenzio che lacera, amore fra spiritualità, desiderio, radice dell’umano.
Tra musica e spiritualità
L’evento di stasera di Hortus Conclusus con Grechi Espinoza, sarà dedicato alla spiritualità e al potere evocativo del suono in cui il sassofonista proporrà al pubblico “L’amore per Dio: Oreb“, un percorso sonoro e interiore ispirato al monte biblico, simbolo di rivelazione e incontro con il divino.
Un viaggio interiore, un pellegrinaggio laico che diventa luogo di incontro con il Sacro e con la profondità dell’essere; una vera e propria rivelazione di quel silenzio sospeso che solo orecchie interiori sanno ascoltare. Lo spazio si trasforma in partitura, il silenzio acquista dignità di suono e il sax si fa voce dell’invisibile, rinunciando a sovraincisione e post-produzione per affidarsi esclusivamente alla relazione viva con l’ambiente.
Oreb
“Oreb” è infatti un progetto per sassofono solo e riverbero naturale a cui Grechi Espinoza ha iniziato a lavorare nel 2014. Un progetto che si articola in quattro album registrati in luoghi dal forte potere simbolico e acustico, tra cui il Pantheon di Roma, il Battistero di San Giovanni di Pisa, la Basilica di San Vitale di Ravenna, il Duomo di Napoli, la Cattedrale Saint Giles di Edimburgo.
Un’opera che non è solo un semplice ciclo di registrazioni, ma un lavoro concettuale e spirituale che intreccia teologia, filosofia, acustica e antropologia musicale. In una società assordante e distratta, in cui l’ascolto autentico è divenuto raro, “Oreb” è un invito a rallentare, ad abitare il tempo con consapevolezza, a ritrovare nel suono una via per l’incontro con sé, con l’altro, con il Tutto.
In questa occasione la musica di Espinoza dialogherà con le riflessioni di Pier Giorgio Curti, filosofo, psicanalista, organizzatore della rassegna e direttore delle strutture O.A.M.I. Livorno.
Dimitri Grechi Espinoza
Nato a Mosca nel 1965. Ha frequentato il Jazz Mobile di New York e completato i corsi di alta qualificazione professionale presso Siena jazz con P. Tonolo.
Nel 2000 ha fondato il gruppo di ricerca musicale Dinamitri Jazz Folklore, che nel 2014 ha ottenuto il secondo posto nella classifica della rivista Musica Jazz come miglior gruppo italiano.
Dal 2004 svolge la sua attività principalmente in due direzioni: l’applicazione dei risultati delle ricerche sulle culture tradizionali alla musica del gruppo Dinamiti Jazz Folklore, e al concerto in solo Oreb, oltre all’attività didattica.
Cos’è Hortus Conclusus
Una rassegna giunta alla seconda edizione che si compone di cinque serate con cinque ospiti autorevoli, cinque prospettive per attraversare insieme i chiaroscuri di ciò che ci rende vulnerabili e vivi. Perché la complessità dell’amore non si lascia catturare da una sola disciplina, serve una polifonia.
Partita il 20 giugno, Hortus Conclusus prende nome dai giardini chiusi medievali, simboli di riflessione e crescita, si propone di creare uno spazio aperto di dialogo, apprendimento e condivisione. Un invito a rallentare, ad ascoltare, a esplorare il mistero delle emozioni umane attraverso linguaggi diversi che si intrecciano e diventano comunicanti
Il Centro O.A.M.I
L’Opera Assistenza Malati Impediti (O.A.M.I ) è attiva da decenni sul territorio livornese e offre sostegno alle persone svantaggiate e alle loro famiglie. I servizi offerti, sotto il cappello dell’Asl di Area Vasta, sono la Casa famiglia e il Centro diurno di socializzazione per adulti disabili psichici. È diretta dal dottor Pier Giorgio Curti.
Informazioni
L’ingresso è gratuito, con l’obiettivo di favorire la più ampia partecipazione possibile; è gradita la prenotazione a livorno@oami.it, oppure allo 0586 813861 (dal lunedì al venerdì, ore 9.00–13.00).
Il progetto è promosso da O.A.M.I. con il contributo di Cesvot, Comune di Livorno, Itinera, Le Piantagioni del Caffè e Cassa di Risparmio di Volterra.