Cripta di San Jacopo: in mostra l’arte sacra di Dimastrogiovanni

L'inaugurazione il 27 giugno alle ore 21

alla cripta san jacopo la mostra di Dimastrogiovanni
Ritratto di Jacopo Dimastrogiovanni

LIVORNO – La Cripta di San Jacopo apre all’arte sacra con la mostra di Jacopo Dimastrogiovanni.

Artista livornese di nascita e trentino d’adozione, tra le voci più interessanti della pittura italiana contemporanea, presenterà la mostra “Sancta Sanctorum“. L’inaugurazione il 27 giugno alle ore 21, alla presenza delle autorità. Successivamente l’artista e il curatore condurranno i visitatori in una breve visita guidata all’interno del percorso di mostra.

Ingresso libero.

L’arte sacra di “Sancta Sanctorum”

La mostra “Sancta Sanctorum”, a cura dello storico dell’arte Jacopo Suggi, raccoglie opere che riflettono sull’antico.

Un esempio è la serie Iniuria, un ciclo avviato nel 2015 in seguito al clamoroso furto di 17 capolavori al Museo di Castelvecchio di Verona. Dimastrogiovanni reagì allora con un gesto pittorico radicale: deformare le immagini, denunciare la ferita, interrogare il valore stesso delle opere trafugate.

Da quell’episodio è nata una ricerca che prosegue tutt’oggi: attraverso una pittura virtuosamente deformata, l’artista conduce un’indagine sullo svuotamento simbolico e sul cambiamento di senso dell’arte sacra nella contemporaneità, mettendo in discussione i concetti di sacralità, conservazione e memoria.

Le opere di Dimastrogiovanni esposte nella Cripta di San Jacopo dialogano con gli spazi dell’antica struttura e con i manufatti ivi custoditi. Tutto questo genera un confronto profondo tra passato e presente, tra culto e cultura, tra ciò che è visibile e ciò che è scomparso nel tempo.

Un’opera inedita

In mostra anche un’opera inedita: una personale rielaborazione dell’Immacolata Concezione di Alessandro Gherardini, un tempo conservata nella villa Huygens nella Valle Benedetta, oggi relegata nei depositi della Galleria degli Uffizi. Un gesto forte, quasi una preghiera laica, che pone al centro il tema dell’invisibilità del patrimonio e della responsabilità pubblica nella sua fruizione.

Il ritorno dell’artista a Livorno assume così il tono di un omaggio alla città d’origine e alla sua storia, ma anche un invito a guardare con occhi nuovi ciò che del passato rischia di essere dimenticato.

Un’idea del comitato “Il Gioiello dimenticato”

Per il terzo anno consecutivo, il comitato “il Gioiello dimenticato” rinnova l’appuntamento con l’arte contemporanea nella suggestiva Cripta di San Jacopo ad Acquaviva. La Cripta è uno spazio millenario che si conferma luogo privilegiato di dialogo tra tempo, spiritualità e linguaggi artistici.

La mostra, promossa dal comitato “Il Gioiello dimenticato”, è patrocinata dal Comune di Livorno, dal Premio Combat e dalla Galleria Mondoromulo Arte Contemporanea.

Informazioni

La mostra rimarrà aperta fino al 13 luglio. Orari di apertura: venerdì, sabato e domenica dalle 21.00 alle 23.00.

Ingresso gratuito. Per informazioni 329 5454660.

Jacopo Dimastrogiovanni

Nato a Livorno nel 1981. Laureatosi con lode nell’Ateneo trentino di giurisprudenza nel 2006, è stato poi allievo di Silvio Lacasella presso l’Accademia di Belle Arti “G.B. Cignaroli” di Verona fino al 2011.

A partire dal 2007 collabora con gallerie in Italia e all’estero. Tra le principali mostre personali si ricordano “Ecce omnes” nel 2022 (Mondoromulo Arte Contemporanea, Castelvenere – Benevento), “Iniuria” nel 2020 (Zaion Gallery, Biella) e “Dialogo” nel 2012 (Molesworth Gallery, Dublino – Irlanda).

Dopo l’esperienza alla 54° Biennale di Venezia (Padiglione Italia, Torino). Nel 2013 è invitato ad esporre al MART di Rovereto, nell’ambito della mostra “In risonanza. Istantanee di creatività nel cervello”, a cura di Gabriele Lorenzoni e Francesca Bacci.

Nel 2015 presenta il proprio lavoro al St James Cavalier Centre di La Valletta (Malta) con il progetto “Afterselfie – beyond masks”, a cura di Carolina Bortolotti.

Vince il Premio Residenza all’Artkeys Prize (2019) ed espone l’anno successivo nel Castello angioino-aragonese di Agropoli (SA).

Nel corso della sua attività Dimastrogiovanni ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti, arrivando ad essere selezionato per importanti rassegne quali il Premio Combat (2011), l’Arte Laguna Prize (2022) e l’Exibart Prize (2024 e 2025).

A partire dal 2014 Jacopo Dimastrogiovanni è docente di pittura e disegno a Trento, città nella quale vive e lavora.