“Cose che so essere vere”: al Goldoni la storia di complessi meccanismi familiari

La commedia con Giuliana De Sio è andata in scena ieri, 6 novembre

cose che so essere vere
Giuliana De Sio e Valerio Binasco

LIVORNO – Ieri sera, 6 novembre, sul palcoscenico del Goldoni di Livorno è andata in scena “Cose che so essere vere” (Things I Know to Be True) di Andrew Bovell, nella traduzione di Micol Jalla, per la regia di Valerio Binasco.

Giuliana De Sio, Valerio Binasco e i 4 giovani attori

Il coinvolgente, a tratti divertente ma soprattutto toccante dramma che ruota intorno alla storia di un matrimonio dal quale sono nati quattro figli ormai cresciuti, è stato magistralmente interpretato da Giuliana De Sio, Valerio Binasco e dai quattro giovani attori che a loro si sono affiancati nel dipanarsi della vicenda. Da segnalare la scenografia semplice ma sorprendente soprattutto per l’effetto determinato dal mutare dello sfondo.

giuliana de sio

Il testo proposto ieri sera ha ottenuto nel nostro teatro un inusuale grado di successo (tantissimi i ripetuti applausi alla fine della rappresentazione) sapendo letteralmente porre sotto un’immaginaria lente d’ingrandimento lo spaccato di meccanismi domestici in un continuo e sorprendente mutare di punti di vista da parte dei due coniugi e dei loro figli: quattro fratelli in lotta per definire sé stessi.

L’autore Andrew Bovell, che confesso fin qui non conoscevo, si è dimostrato bravissimo nel penetrare senza pudore nelle intime situazioni di ogni personaggio finendo col catturare completamente la commozione del numeroso pubblico intervenuto grazie soprattutto a una scrittura agile e libera.

Cose che so essere vere: commedia malinconica

“Cose che so essere vere” ha portato, insomma, in scena la “commedia malinconica” di persone che non hanno mai neppure pensato di poter toccare il cielo con un dito, ma che si sono limitate ad auspicare per se stessi ed il futuro della propria famiglia in una sorta di giardino felice. Un sogno di felicità edificato, però, su verità nascoste, sepolte nelle fondamenta e soffocate nel silenzio. Verità di norma inconfessabili che hanno finito col presentarsi nel reale vanificando per sempre ogni speranza di quieto vivere.

Sul palco del Teatro Goldoni, insieme a Giuliana De Sio e Valerio Binasco, nel primo allestimento italiano del potente testo di Bovell, hanno recitato Fabrizio Costella, Giovanni Drago, Giordana Faggiano, Stefania Medri.
Scene e le luci di Nicolas Bovey.
Costumi di Alessio Rosati.
Suono di Filippo Conti.
Video e pittura di Simone Rosset.
Lo spettacolo è stato coprodotto dal Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale, dal Teatro Stabile di Bolzano e dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, in accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di HLA Management Pty Ltd.

Articolo di Glauco Fallani