
LIVORNO – Il Tempio Cinerario della Cigna è stato sottoposto a lavori di restauro da parte della Società di Cremazione (So.crem). I lavori hanno interessato gli spazi interni del Tempio (ex casa del custode).
Domani, sabato 10 maggio, alle ore 9.45 ritrovo al Tempio Cinerario con un intervento musicale a cura del Maestro Massimo Signorini. Alle ore 10 si svolgerà la cerimonia di inaugurazione e la presentazione del lavoro di restauro.
I lavori di restauro
Gli spazi restaurati si trovano nel retro del corpo centrale del Tempio, in via Don Aldo Mei, erano i vecchi alloggi del custode.
La So.crem ha intrapreso un lavoro di risanamento e di restauro conservativo dei locali in modo da migliorare l’accoglienza dei parenti dei defunti, salvaguardare il patrimonio immobiliare con una ristrutturazione attenta alla fruizione “per tutti”. Il progetto è stato affidato all’architetto Enzo Persico e a sua figlia, Giulia Persico, che pur rispettando lo stile dell’epoca, hanno abbattuto le barriere architettoniche.
Visitare un cimitero permette di ripercorrere la Storia e le storie, i grandi eventi, le rivoluzioni, le guerre, le epidemie, di incontrare personaggi illustri accanto a sconosciuti, ma, non per questo meno importanti testimoni del proprio tempo.
Lapide a Gaetano Pini
Alle ore 10.30 poi, è previsto lo scoprimento della lapide dedicata a Gaetano Pini, con intervento dell’arch. Marziano Pagella, presidente nazionale del Rito Simbolico italiano.
Gaetano Pini nato a Livorno il 1 aprile del 1846, studiò medicina a Pisa e a Napoli. Medico, igienista, letterato, patriota, elaborò importanti studi sulla cremazione. Nel 1866 si arruolò volontario nell’esercito piemontese, combattendo a Custoza, l’anno successivo seguì Garibaldi a Mentana.
Trasferitosi a Milano fondò il Pio Istituto per rachitici, nel 1874 fu eletto Maestro venerabile della loggia La Ragione, la stessa dove era affiliato Malachia De Cristoforis, presidente della prima Società. Morì a Milano nel 1887 e le sue ceneri sono conservate nel Cimitero comunale di Milano.

Visita al Tempio
A seguire passeggiata con Massimo Bianchi nelle sale del Tempio Cinerario per ripercorrere le “memorie” di alcuni livornesi illustri.
Massimo Bianchi accompagnerà i presenti nelle gallerie del Tempio e riprenderanno vita persone, che hanno inciso, con la loro opera, i loro ideali, la nostra storia e il nostro comune sentire. Saranno ricordati i fratelli Gigli, uccisi dai fascisti 2 agosto del 1922; Armandino Gigli, che ha conosciuto Lenin; Bastogi editore. E ancora Dino Nardi, titolare dell’ultima libreria popolare di Livorno, Mario Guarducci, medico del Soccorso rosso, Luciano De Maio giornalista, morto prematuramente, Edda Fagni, politica, sindacalista, pedagogista.
La simbologia
I visitatori potranno anche scoprire la variegata simbologia presente: la squadra e il compasso, le croci, la falce e il martello, simboli repubblicani, anarchici.
Il sindaco Pietro Donnini si batté contro coloro che volevano le ceneri fuori dal cimitero, affermando che il pubblico cimitero non doveva assumere la connotazione di un cimitero privilegiato, ma doveva essere il luogo di riposo per le salme di tutte le confessioni.
So.crem
La Società per la Cremazione nasce a Livorno il 27 marzo 1882, suo primo Presidente fu Federico Wassmuth, commerciante di origine tedesca. Dopo poco sorse in città un’altra associazione. Nel 1902 le due associazioni si unificarono dando vita alla So.crem.