LIVORNO – In prima assoluta in Goldonetta va in scena, l’1 dicembre alle ore 18, “Chichibìo e la gru“, dal Decameron di Giovanni Boccaccio, rivista da Maurizio Agostini con la regia di Stefano Mecenate.
Lo spettacolo della rassegna “Opera Oggi” vede interpreti principali i cantanti Javier Luis Garcia Jimenez, Seo Hyungju, Marco Benucci, Giuseppe Scazzi e la partecipazione del Coro delle Studentesse della 4 ͣ Musicale dell’Istituto Superiore Niccolini Palli, dell’Orchestra del Conservatorio “P. Mascagni” di Livorno diretta dal maestro Lorenzo Sbaffi e il Coro di Voci Bianche del Teatro Goldoni.
In questa brillante novella Boccaccio è convinto che una battuta può toglierti dai guai e ci racconta l’arte della parola usata in un motto arguto, quello di Chichibìo e la gru.
In Goldonetta: Chichibìo e la gru
Tra il giovane e innamorato cuoco e la sua amata Brunetta, giovane popolana vezzosa, furba ed egoista, una coscia di gru destinata al Messere ma da lei desiderata e chiesta con insistenza diviene per Chichibìo un dramma. Rampognato dal suo signore che ne scopre la mancanza, Chichibìo non trova di meglio che giustificarsi dicendo che le gru hanno una sola zampa e quindi una sola coscia. Ma la goffa giustificazione del cuoco non convince l’esperto cacciatore che lo invita a dimostrarlo, proprio laddove egli, col suo falco, ha preso il volatile.
Ovviamente subito smentito dal Messere che, fatto volare un gruppo di gru ferme nell’acqua con una zampa rialzata, mostra come di zampe ne abbiano due e ben visibili, a Chichibìo non resta che inventarsi una scusa ancor più assurda dell’altra “Ma Signore – gli dice – se alla cena di ieri aveste fatto i versi che ha fatto oggi per spaventare le gru, anche quella deposta sul vassoio avrebbe mostrato l’altra zampa”. Anziché adirarsi, il Messere, colpito e divertito da tanta audacia, arguzia e genialità, si mette a ridere e lo perdona anziché allontanarlo da sé per punizione.
Replica di “Chichibìo e la gru” per le scuole lunedì 2 dicembre, ore 11.