Al Grattacielo serata di grande teatro con Ismene/Antigone

Uno spettacolo-concerto con protagonista Francesca Bianco

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Francesca Bianco è Ismene. Foto: Simona Simoncini

LIVORNO – Un’altra chicca è andata in scena ieri sera al Grattacielo, “Ismene/Antigone, la sorella minore”, presentata dal Teatro Belli di Antonio Salines di Roma, un testo di Colm Tolbin.

Uno spettacolo-concerto che mette al centro non la plurirappresentata figlia maggiore di Edipo, ma Ismene, la minore che insieme ai fratelli Eteocle e Polinice sono i figli del re di Tebe, frutto dell’unione incestuosa con Giocasta.

Il coraggio di Ismene

È Ismene, l’impotente figlia minore, personaggio secondario, a volte muto nella tragedia antica, a raccontare la sua versione del dramma che ha sconvolto la famiglia: i fratelli, l’uno contro l’altro per la conquista del potere, la loro morte sotto le mura di Tebe, il funerale di Eteocle e il divieto assoluto del re Creonte di concedere onori funebri a Polinice. Chi si opporrà sarà punito con la morte e Antigone, fiera e risoluta disobbedirà allo zio-re per dare degna sepoltura al fratello, ma andrà incontro al suo tragico destino e con lei tutta la sua famiglia.

E Ismene, la calma e riflessiva Ismene, narra i tragici accadimenti di Tebe: Antigone, forte e combattiva, sfida la legge e dà retta al cuore e alla pietas che le ispira il cadavere del fratello. Si può infrangere la legge quando è ingiusta?

Ismene allora decide di narrare la sua versione dei fatti, si fa portatrice di testimonianza, simbolo del ruolo che le donne svolgono nella trasmissione della memoria collettiva.

Francesca Bianco. Foto: Simona Simoncini

Francesca Bianco: grande interpretazione

La brama di potere, il suo abuso, l’urlo violento, la potenza della parola, sono magistralmente portati in scena da Francesca Bianco, una dolente e tragica Ismene che racconta, vivendola e facendola vivere, la tragedia della stirpe di Edipo.

L’attrice con grande arte attoriale coinvolge il pubblico, non chiede giudizi, ma narra la sua versione che non è questa volta dalla parte dei forti, ma di coloro che subiscono, anche se non vorrebbero, tema quanto mai attuale!

Uno spettacolo-concerto al Grattacielo

Lo spettacolo “Ismene” in scena al Grattacielo si è avvalso della collaborazione musicale di Matteo Bottini che con la sua chitarra fa da colonna portante del testo, mentre la bellissima voce di Eleonora Tosto è il contraltare della versione di Ismene, creando un unicum che avvince il pubblico che si accorge, ahimè che dopo 2500 anni nulla è cambiato!

Foto: Simona Simoncini

Una serata importante per il Grattacielo che mette in scena spettacoli di grande spessore, testi che fanno riflettere e ce n’è davvero bisogno!

Articolo di Simonetta Del Cittadino