
LIVORNO – 419 anni e non sentirli: il 19 marzo 1606 si tenne l’elevazione di Livorno a città. In quella giornata il Granduca Ferdinando I de’ Medici conferì al medico Bernardetto Borromei il Capperuccio, con l’incarico di Primo Gonfaloniere togato della città.
Livorno dunque, nel giorno della festa di San Giuseppe che omaggia tutti i papà, celebra una ricorrenza molto importante.
L’elevazione di Livorno a città: la storia
Era il 19 marzo 1606, ricorreva la festa di San Giuseppe, allora patrono della Toscana. Nella piccola cappella dedicata a San Francesco in Fortezza Vecchia, al cospetto del Granduca Ferdinando I, giunto per l’occasione con il suo seguito a Livorno, e al Consiglio degli Anziani, venne celebrata la funzione religiosa.
Così scrive l’Associazione La Livornina: al termine della funzione religiosa il Gonfaloniere Borromei “vestito alla civile di un lucco di damascato nero” ricevette da Ferdinando la stola o striscia, detta Capperuccio, in velluto rosso con rifiniture in pelle bianca, segno della sua nuova dignità. Il Granduca: ponendogliela sulla spalla sinistra pronunciò solennemente: “Questo sarà il segno d’onore che da oggi e per il futuro porteranno i Gonfalonieri della città”. Elevando così Livorno al nuovo rango di città ed il Borromei quale primo gonfaloniere togato.
Il video delle celebrazioni dello scorso anno
Le celebrazioni per ricordare l’elevazione di Livorno a città sono organizzate dal Comune di Livorno insieme all’Associazione La Livornina.